Del mondo che non c’è più
Una storia contadina La solitudine del paesano È finita, il paese che abbiamo vissuto non esiste più. Svanito nel giro … Continue reading Del mondo che non c’è più
Una storia contadina La solitudine del paesano È finita, il paese che abbiamo vissuto non esiste più. Svanito nel giro … Continue reading Del mondo che non c’è più
Erano clienti genovesi. Glieli aveva mandati il macellaio, gli avevano chiesto dove potevano trovare del vino buono. “Andate da Menego, al Poggio, lui lo fa buono” gli aveva detto Gino, ce n’aveva già mandato tanti.
Avevano voluto vedere la cantina, sapere dove aveva le vigne, capire come lo faceva il vino. Lui, Menego, senza fare una piega aveva raccontato tutto per filo e per segno. Anzi, aveva presentato loro anche i suoi figli che lo aiutavano nella vigna e in cantina. La moglie no, lei era un po’ scontrosa, avrebbe finito per fargli perdere i clienti. Continue reading Il miracolo di Cana
Lavorare stanca. Lo diceva anche Pavese, che aveva intitolato così la sua più celebre raccolta di poesie. Ma soprattutto lo sapevano bene coloro che facevano il lavoro vero, l’unico che avesse i crismi del sacrificio: quello del contadino. Poteva dire ciò che voleva chi gridava allo sfruttamento operaio, alla malabolgia della fabbrica: solo il contadino non aveva orari e quando i compagni operai passavano con la cravatta al collo lui era sempre là, ché c’era ancora “un uomo di sole”. Oh, che la cravatta qualche volta se la metteva anche lui, magari alla fiera o alla festa patronale, ma poi non la resisteva, abituato com’era alla “libertà” del lavoro pesante… Continue reading La lotta con il grande Leviatano.