Borghesia populista e populismo borghese
Com’è possibile non lamentarsi della mediocrità politico-culturale del presente visto che la maggior parte dei politici oggi è ignorante e … Continue reading Borghesia populista e populismo borghese
Com’è possibile non lamentarsi della mediocrità politico-culturale del presente visto che la maggior parte dei politici oggi è ignorante e … Continue reading Borghesia populista e populismo borghese
Avevo dimenticato il telefonino a casa e quando tornai vidi che avevo ricevuto nel frattempo una telefonata strana della … Continue reading Come diventai presidente degli Stati Uniti d’America
Venti di guerra attraversano il pianeta, hanno raggiunto ormai anche i santuari della pace, quella parte del mondo che avendo … Continue reading Solo la riscoperta della comunità rurale paesana può garantire la pace
Quando nel 1992 iniziò con l’arresto di Mario Chiesa, presidente del Pio Albergo Trivulzio di Milano, la cosiddetta tangentopoli, iniziò … Continue reading Ridateci la prima Repubblica!
Scritto in tempi non sospetti, prima che una guerra assurda dilaniasse anche l’Europa L’identità non è contro nessuno. Chi … Continue reading L’identità della pace
“…Ma era possibile resistere a questi mutamenti salvaguardando concretamente l’identità locale? Forse il fenomeno è stato così complesso e dirompente … Continue reading Una sola strada per il nostro territorio, quella della Memoria
L’identità di un popolo è l’insieme delle caratteristiche culturali e delle tradizioni che un popolo avverte come proprie, tutto ciò che contraddistingue la sua storia e la sua vita su un determinato territorio. Tradizioni e caratteristiche che hanno l’impronta millenaria della cultura rurale che neppure la graduale liquidazione economico-sociale subita nelle varie fasi della rivoluzione industriale è riuscita a cancellare.
Non è, dunque, la Storia con la “S” maiuscola a determinare l’identità di un popolo e neppure il processo storico di formazione delle élite di potere, ma piuttosto il perdurare tra la gente, nonostante l’azione coercitiva da esse esercitata, di relazioni sociali che si rifanno al sistema del cosiddetto “comunitarismo” tribale. Continue reading L’identità della pace.
…Tutto è cambiato nel giro di pochi decenni. Ancora alle soglie del ’900 il grano si tagliava con la falce e si batteva con la verzélla così come si faceva nel Medioevo o nell’antichità romana. Poi, come un cataclisma, il trionfo delle macchine ha sconvolto le nostre campagne. È diminuito drasticamente l’impiego di manodopera, si sono introdotte macchine specifiche per ogni tipo di attività, si sono razionalizzati i poderi per poter utilizzarle al meglio, sono state sostituite le colture tradizionali con altre industrialmente più redditizie, persino il volto della cascina è cambiato con la costruzione di silos per l’immagazzinamento dei prodotti e capannoni per il ricovero delle macchine. Ma insieme a tutto questo è cambiata anche la percezione che il contadino ha di se stesso. Ancora sessanta-settanta anni fa essere contadino era la condizione sociale più diffusa, oggi è una condizione marginale sia numericamente che socialmente. Basta guardare i dati Istat relativi agli addetti all’agricoltura nel nostro paese: 5%. Se si pensa che nel 1951 erano il 42%, si ha l’esatta dimensione dell’esodo biblico determinato dalla meccanizzazione delle campagne e dal concomitante sviluppo industriale del cosiddetto “boom” economico degli anni ’60. Continue reading L’identità contadina.