
Per necessità, non per virtù
Il messaggio di un amico corso, Toni Casalonga, che citava una frase di Kropotkin, filosofo, zoologo e anarchico russo, sul … Continue reading Per necessità, non per virtù
Il messaggio di un amico corso, Toni Casalonga, che citava una frase di Kropotkin, filosofo, zoologo e anarchico russo, sul … Continue reading Per necessità, non per virtù
Lo scrittore scozzese Andrew O’Hagan[1], autore del romanzo “Effimeri”, un libro sull’amicizia che lega un operaio saldatore e un figlio … Continue reading L’incompetenza dell’individualismo
[1] “Io sono una forza del Passato. // Solo nella tradizione è il mio amore. // Vengo dai ruderi, dalle … Continue reading La radice attiva della Memoria
“C’è un modo per liberare gli uomini dalla fatalità della guerra? È ormai risaputo che, col progredire della scienza moderna, … Continue reading Perché la guerra?
In vista delle elezioni del Capo dello Stato all’inizio dell’anno prossimo da più parti ci sono stati pronunciamenti affinché il … Continue reading Una donna presidente? Un presidente donna
Seneca, filosofo romano, quando si ritirò dalla scena politica (era stato precettore e tutore di Nerone) si dedicò ad indagare … Continue reading La democrazia dei vaccini
L’ambientalismo come approccio ideologico-politico alla natura del pianeta Terra viene spesso ritenuto, per mancanza di un’adeguata informazione storica, una particolare … Continue reading L’ambientalismo contadino
Quando parliamo di lingue, dobbiamo riferirci costantemente e concretamente al territorio su cui vengono parlate, altrimenti il nostro discorso rischia … Continue reading Una riflessione su lingua e territorio
L’identità di un popolo è l’insieme delle caratteristiche culturali e delle tradizioni che un popolo avverte come proprie, tutto ciò che contraddistingue la sua storia e la sua vita su un determinato territorio. Tradizioni e caratteristiche che hanno l’impronta millenaria della cultura rurale che neppure la graduale liquidazione economico-sociale subita nelle varie fasi della rivoluzione industriale è riuscita a cancellare.
Non è, dunque, la Storia con la “S” maiuscola a determinare l’identità di un popolo e neppure il processo storico di formazione delle élite di potere, ma piuttosto il perdurare tra la gente, nonostante l’azione coercitiva da esse esercitata, di relazioni sociali che si rifanno al sistema del cosiddetto “comunitarismo” tribale. Continue reading L’identità della pace.
…Tutto è cambiato nel giro di pochi decenni. Ancora alle soglie del ’900 il grano si tagliava con la falce e si batteva con la verzélla così come si faceva nel Medioevo o nell’antichità romana. Poi, come un cataclisma, il trionfo delle macchine ha sconvolto le nostre campagne. È diminuito drasticamente l’impiego di manodopera, si sono introdotte macchine specifiche per ogni tipo di attività, si sono razionalizzati i poderi per poter utilizzarle al meglio, sono state sostituite le colture tradizionali con altre industrialmente più redditizie, persino il volto della cascina è cambiato con la costruzione di silos per l’immagazzinamento dei prodotti e capannoni per il ricovero delle macchine. Ma insieme a tutto questo è cambiata anche la percezione che il contadino ha di se stesso. Ancora sessanta-settanta anni fa essere contadino era la condizione sociale più diffusa, oggi è una condizione marginale sia numericamente che socialmente. Basta guardare i dati Istat relativi agli addetti all’agricoltura nel nostro paese: 5%. Se si pensa che nel 1951 erano il 42%, si ha l’esatta dimensione dell’esodo biblico determinato dalla meccanizzazione delle campagne e dal concomitante sviluppo industriale del cosiddetto “boom” economico degli anni ’60. Continue reading L’identità contadina.