
Del mondo che non c’è più
Una storia contadina La solitudine del paesano È finita, il paese che abbiamo vissuto non esiste più. Svanito nel giro … Continue reading Del mondo che non c’è più
Una storia contadina La solitudine del paesano È finita, il paese che abbiamo vissuto non esiste più. Svanito nel giro … Continue reading Del mondo che non c’è più
Venti di guerra attraversano il pianeta, hanno raggiunto ormai anche i santuari della pace, quella parte del mondo che avendo … Continue reading Solo la riscoperta della comunità rurale paesana può garantire la pace
In questi tempi di crisi dei sentimenti e degli affetti possono esistere ancora amori come questo? Era andata a … Continue reading L’ultima salsa verde
Per ricordare una signora della montagna di Marcarolo che domani avrebbe compiuto novantacinque anni L’uomo stava tagliando il prato con … Continue reading Dodici spicchi d’aglio
La Peste suina africana (PSA) è una malattia virale che colpisce suini e cinghiali. È altamente contagiosa e spesso letale … Continue reading Il lockdown della PSA
L’ambientalismo come approccio ideologico-politico alla natura del pianeta Terra viene spesso ritenuto, per mancanza di un’adeguata informazione storica, una particolare … Continue reading L’ambientalismo contadino
“Guardi, una bella vacca è quella che ha la testa piccola, e corna fini, la pelle del manto sottile e … Continue reading Il blues della Cabannina
Erano clienti genovesi. Glieli aveva mandati il macellaio, gli avevano chiesto dove potevano trovare del vino buono. “Andate da Menego, al Poggio, lui lo fa buono” gli aveva detto Gino, ce n’aveva già mandato tanti.
Avevano voluto vedere la cantina, sapere dove aveva le vigne, capire come lo faceva il vino. Lui, Menego, senza fare una piega aveva raccontato tutto per filo e per segno. Anzi, aveva presentato loro anche i suoi figli che lo aiutavano nella vigna e in cantina. La moglie no, lei era un po’ scontrosa, avrebbe finito per fargli perdere i clienti. Continue reading Il miracolo di Cana
La fiaba è il genere letterario popolare per eccellenza, sia come genesi sia come narrazione. Nasce dall’esigenza antica di ogni popolo di cambiare con l’immaginario la realtà, in genere amara e sofferta, dando vita a una sorta di mondo capovolto in cui il più debole trionfa, e lo fa riconosciuto simpaticamente da tutti, non perché s’impone con la forza. È l’unico genere in cui il bene trionfa in modo netto, inequivocabile, sul male, che non ha mai elementi di attrazione suadenti. La contrapposizione è secca, manichea, scevra da compromessi. È un’esigenza di chi, in modo altrettanto netto, è abituato a vedere invece trionfare il male, l’arbitrio, la prepotenza con consacrata normalità. Continue reading Fabulistica, affabulazione e immaginario dell’infanzia.
L’identità di un popolo è l’insieme delle caratteristiche culturali e delle tradizioni che un popolo avverte come proprie, tutto ciò che contraddistingue la sua storia e la sua vita su un determinato territorio. Tradizioni e caratteristiche che hanno l’impronta millenaria della cultura rurale che neppure la graduale liquidazione economico-sociale subita nelle varie fasi della rivoluzione industriale è riuscita a cancellare.
Non è, dunque, la Storia con la “S” maiuscola a determinare l’identità di un popolo e neppure il processo storico di formazione delle élite di potere, ma piuttosto il perdurare tra la gente, nonostante l’azione coercitiva da esse esercitata, di relazioni sociali che si rifanno al sistema del cosiddetto “comunitarismo” tribale. Continue reading L’identità della pace.